MOSTRA: La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella

MOSTRA: La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella

A Trieste “La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella. Da Canova al XXI secolo”: una grande esposizione per celebrare i 150 anni della prima Galleria pubblica d’arte moderna italiana.

 

Fondato nel 1872 per volontà del Barone Pasquale Revoltella, personaggio fra i più rappresentativi della Trieste imperiale, che nel suo testamento dispose di lasciare alla città il suo palazzo e la sua vasta collezione d’arte, il Museo Revoltella è la più antica Galleria pubblica in Italia specificamente dedicata all’arte moderna.

Fin dalle origini, nel progettare la sua prestigiosa dimora, Revoltella rivelò una netta propensione per la “forza rappresentativa della scultura” e attraverso un meditato programma di decorazioni scultoree realizzò un percorso in grado di raccontare, al contempo, la storia di Trieste e il ruolo della cultura nel progresso della società.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione, il Museo propone, fino ad aprile 2023, la grande esposizione “La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella. Da Canova al XXI secolo”, un ricco e multiforme percorso che valorizza la sua straordinaria collezione scultorea.

Mascherini Eva

In mostra opere in marmo, pietra, bronzo, terracotta, cera, ceramica, legno e tessuto, rappresentative degli sviluppi artistici del territorio italiano ed europeo dal Primo Ottocento agli anni Duemila, alcune delle quali restaurate per l’occasione e presentate al pubblico per la prima volta.

La scultura come programma di vita” è il titolo della sezione dedicata a Pietro Magni e agli scultori di palazzo. L’apparato decorativo della dimora, infatti, valorizza le scienze e le arti quali fattori di sviluppo economico e sociale.

Il Barone commissionò a uno dei maggiori protagonisti della Scuola di Milano, Pietro Magni, uno spettacolare ciclo decorativo articolato in massicci gruppi scultorei allegorici, fra cui il Taglio dell’Istmo di Suez, rappresentazione del progetto più ambizioso di Revoltella, fra i primi azionisti di questa impresa.

Il Classicismo.

La sezione dedicata al Classicismo del Primo Ottocento e alla scultura in epoca napoleonica vede, al fianco delle opere di Lorenzo Bartolini e di Jean Antoine Houdon, l’importante bozzetto in gesso di Antonio Canova per la monumentale statua di Napoleone I nelle vesti di Marte pacificatore: un omaggio al più celebre scultore d’epoca neoclassica nel bicentenario della sua morte.

Le sculture di magistrali interpreti del Verismo di fine Ottocento – fra cui Donato Barcaglia e Andrea Malfatti – sono poste a confronto nell’interpretazione della figura femminile con quelle di alcuni artisti locali quali Ruggero Rovan, Franco Asco, Gianni Marin e Giovanni Mayer.

Un’intera sezione è dedicata all’opera di Marcello Mascherini, carismatico protagonista della scena artistica italiana della prima metà del Novecento: una quindicina di sculture di grande valore, in grado di raccontarne le diverse fasi creative: dai suggestivi bronzetti al monumentale gruppo della Sirena, da Eva – scultura fra le più significative dell’intera raccolta – fino allo straordinario Risveglio di Primavera del 1954 e allo splendido Cavallo rampante (1962 circa).

Di grande valore e suggestione la sezione dedicata ai capolavori del Novecento italiano, con opere di Arturo Martini, Giacomo Manzù, Marino Marini, Emilio Greco, Alberto Viani.

Risalgono alla Biennale veneziana del 1960 le acquisizioni di opere rappresentative del linguaggio informale – di Augusto Perez, Quinto Ghermandi e Agenore Fabbri – mentre negli anni immediatamente successivi entrano a far parte del Museo, fra le altre, sculture di Dino e Mirko Basaldella e di Arnaldo Pomodoro.

Fra le opere più recenti sorprende Solid-Speech Puzzle di Lydia Predominato, rappresentante della cosiddetta Fiber Art o Soft Sculpture: un incredibile puzzle sovradimensionato composto da 28 pezzi. Affascinante mix di tecnologia e manualità, l’opera della Predominato esprime, a 150 anni dall’inizio della lunga storia del Museo Revoltella, la concezione dell’arte del suo fondatore: uno sguardo alla tecnologia e alla “modernità”, mai disgiunte dalla capacità artigianale e dal raffinato senso estetico.

La mostra rimane allestita fino al 25 aprile 2023, con il seguente orario: tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 09.00 alle 19.00. Il biglietto è compreso in quello d’ingresso al Museo (intero € 7,00 / ridotto € 5,00). Per ulteriori informazioni: revoltella@comune.trieste.it / www.museorevoltella.it /

Testi e foto: Studio Sandrinelli Srl

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