La scultura al Museo Revoltella. Da Canova al XXI secolo.

La scultura al Museo Revoltella. Da Canova al XXI secolo.
Museo Revoltella: “Da Canova al XXI secolo”: un ciclo di incontri e visite guidate.
Ad aprire la rassegna, mercoledì 8 marzo, lo storico dell’arte Nico Stringa.

Prosegue fino al 25 aprile la mostra “La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella. Da Canova al XXI secolo”, il grande evento espositivo inaugurato lo scorso novembre per celebrare i 150 anni dalla fondazione (1872-2022) del Museo triestino, la più antica Galleria pubblica in Italia specificamente dedicata all’arte moderna.

Un suggestivo percorso che si snoda attraverso i sei piani del Museo e valorizza lo straordinario patrimonio scultoreo custodito dal Revoltella: un’ampia varietà di opere in marmo, pietra, bronzo, terracotta, cera, ceramica, legno e tessuto che si estende temporalmente dal Primo Ottocento fino al 2003, dal bozzetto in gesso di Antonio Canova per la statua di Napoleone nelle vesti di Marte pacificatore alle opere di Lydia Predominato, fra i protagonisti della cosiddetta Fiber Art o Soft Sculpture, passando per le sculture di Pietro Magni, Attilio Selva, Marcello Mascherini e Arnaldo Pomodoro, per citarne soltanto alcuni.A impreziosire l’evento espositivo ha inizio, mercoledì 8 marzo, “Da Canova al XXI secolo. La scultura al Museo Revoltella”, un articolato ciclo di incontri e visite guidate.

Gli appuntamenti al Museo Revoltella.

È lo storico dell’arte Nico Stringa – docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia – a inaugurare la rassegna, l’8 marzo alle ore 17.00, con la presentazione del volume “La Scultura. Museo Revoltella Galleria d’arte moderna”, il ricco e dettagliato catalogo scientifico della collezione, a cura di Susanna Gregorat e Barbara Coslovich, che raccoglie duecento schede di approfondimento di altrettante sculture (comprese quelle in mostra) e documenta una delle sezioni di maggiore valore e consistenza dell’intero patrimonio del Museo.

Di particolare interesse e curiosità gli appuntamenti dedicati ai significativi interventi realizzati per l’occasione da diverse ditte specializzate nella conservazione e nel restauro, elemento imprescindibile del programma di valorizzazione della raccolta scultorea.

Mercoledì 15 marzo è la volta di Opera Est di Claudia Ragazzoni, cui è stato affidato nel 2022 il maggior numero di interventi di restauro, compresi quelli di due opere imponenti: La Croce di Leonardo Bistolfi, straordinario gruppo scultoreo in gesso del primo Novecento, e la Dea Roma dell’artista triestino Attilio Selva, colossale scultura che accoglie i visitatori all’ingresso della mostra, presentata al pubblico per la prima volta.
Mercoledì 22 marzo, invece, Elisa Barberi di Akanthos illustra l’importante intervento che ha interessato Il Canale di Suez, opera fra le più rappresentative delle aspirazioni del Barone Revoltella.
A chiudere la sezione dedicata al restauro, mercoledì 12 aprile, è Giovanna Nevyjel di Restauri d’arte con l’incontro “Il restauro della Ninfa Aurisina: le sculture e i percorsi d’acqua nelle sfumature del marmo ritrovato”.Completano il ciclo di conversazioni tre appuntamenti di grande suggestione.
“Mostrare l’arte” è il titolo dell’incontro, in programma mercoledì 29 marzo, che vede protagonisti Lorenzo Michelli, responsabile del progetto grafico e dell’allestimento, e Susanna Gregorat, conservatore del Museo Revoltella e curatrice della mostra: un interessante “dietro le quinte” per scoprire il complesso percorso che ha portato all’allestimento della mostra.
Mercoledì 5 aprile spetta, invece, a Federica Moscolin, responsabile della Biblioteca d’arte “Sergio Molesi” del Museo, svelare al pubblico alcune importanti novità sulla decorazione di Palazzo e Villa Revoltella.
L’intervento di Giuliana Fisicaro, aiuto conservatore del Museo Revoltella, in calendario mercoledì 19 aprile, è dedicato a “Gli allievi dell’Accademia di Carrara al Palazzo di Pasquale Revoltella, splendido mecenate delle arti del suo tempo”.Tutti gli incontri hanno inizio alle ore 17.30 (a eccezione dell’intervento del prof. Nico Stringa, che ha luogo alle 17.00) e sono a ingresso libero.Alle conversazioni si affianca una serie di visite guidate alla mostra a cura di Susanna Gregorat. Questo il calendario: domenica 12, sabato 18 e domenica 26 marzo e sabato 1° aprile. La domenica la visita ha inizio alle ore 11.00, il sabato alle ore 17.00.La mostra può essere visitata fino al 25 aprile con il seguente orario: tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 09.00 alle 19.00. Il biglietto è compreso in quello d’ingresso al Museo (intero € 7,00 / ridotto € 5,00).
Per informazioni: revoltella@comune.trieste.it / www.museorevoltella.it.
Testi e foto: Studio Sandrinelli

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