Museum of broken relationships
Vi è mai capitato di girare per casa o di rovistare in un cassetto e di trovare lì, proprio lì, quando ormai non ci pensavate più, un oggetto appartenuto all’ex fidanzato/a, magari dimenticato chissà quando? Ecco, non tutti proveranno le stesse sensazioni, chi malinconia chi rabbia, ma una cosa è quasi sicura: vorrete sbarazzarvene. C’é chi lo butta, chi lo dona, chi più estremista lo brucia. Ma un viaggiatore cosa fa? Semplice, lo porta a Zagabria, al Museo delle relazioni interrotte.
Che cos’è?
Il Museo delle relazioni interrotte (in inglese Museum of Broken Relationships) è probabilmente uno dei musei più originali al mondo. Dentro non ci sono opere d’arte o tesori dal valore inestimabile, ma semplici oggetti che hanno avuto un ruolo importante in una relazione, che ricordano il proprio amore passato o che fanno soffrire. Ogni oggetto esposto è accompagnato da una didascalia che spiega la provenienza e cosa rappresenta, tutto rigorosamente anonimo e scritto in prima persona.
L’idea nasce proprio da una relazione interrotta, quella di Olinka Vištica e Dražen Grubišić, due artisti croati che decisero di superare il trauma in un modo piuttosto insolito: metter su una mostra itinerante con tutti le cianfrusaglie rappresentative della loro storia d’amore. La mostra ha toccato città importanti quali Berlino, San Francisco, Singapore e Cape Town, riscuotendo un ottimo successo. Una volta terminata l’esibizione, i due si sono trovati con centinaia di manufatti provenienti da tutto il mondo. Da qui, la decisione di far nascere una vero e proprio museo delle relazioni interrotte, nel cuore di Zagabria.
Non pensavo, ma la visita è stata piuttosto forte. Diciamo che è un posto dove anche i cuori di pietra non possono che sciogliersi ed è facile che spunti qualche lacrimuccia. Le didascalie sono molto personali e commoventi, scritte in prima persona proprio per coinvolgere ed emozionare il pubblico.
Una delle storie più famose, citata anche da diversi giornali e blogger famosi, è sicuramente quella legata a un’ascia. Non preoccupatevi, la storia non è così macabra come sembra, qui potete farvi un’idea di cosa è successo:
Il museo è piccolino, ma vi assicuro che spendere due ore lì dentro, persi tra i ricordi di altre persone, è più facile di come sembri. Nelle stanze regna quasi un silenzio magico, i visitatori leggono le storie senza dire una parola, quasi come segno rispetto verso le emozioni, spesso dolorose, altrui.
Nonostante l’argomento e i temi trattati dall’esibizione siano ad alto impatto emotivo, la sensazione che ho provato una volta terminata la visita è stata di calma interiore e profonda connessione con gli altri. A volte pensiamo di essere gli unici a soffrire o aver sofferto per amore, quasi fosse una gara al dolore. Dopo la lettura di tutte queste testimonianze, ci si rende conto che le nostre storie sono naufragate nello stesso mare di tutte le altre relazioni spezzate, sentendoci così meno soli nell’affrontare le conseguenze.La mia storia preferita, almeno al momento della visita, riguarda un pezzettino di ceramica con una casa disegnata sopra. Qual è la storia dietro quel minuscolo oggetto? Non voglio rovinarvi la sorpresa, visitate il museo e poi fatemi sapere qual è la vostra!
Indirizzo: Ćirilometodska ul. 2, 10000, Zagreb, Croazia
Telefono: +385 1 4851 021
Cosa vedere a Zagabria: Museo delle relazioni interrotte